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Quesito del 11/12/2023
Cittadinanza iure sanguinis
Si richiede in merito un parere, in relazione alla richiesta di cittadinanza iure sanguinis.
Il cittadino XXX brasiliano, proveniente dal Brasile, aveva presentato dichiarazione di residenza a maggio 2023, corredata dall'istanza per il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. Attualmente, risulta iscritto in ANPR. Pertanto, è ancora possibile effettuare accertamenti anagrafici sulla sua dimora abituale prima della scadenza di conclusione del procedimento di cittadinanza?
Quesito del 23/11/2023
Cittadinanza iure sanguinis
Dei cittadini brasiliani si sono presentati per ottenere il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis presso il nostro comune dove intendono fissare la residenza. Sul passaporto non vi è alcun timbro Schengen. Tempo fa si erano presentati al Comune di mira ma poi hanno cambiato idea per tempi troppo lunghi. Hanno avviato pratiche per ottenere permesso di soggiorno alla questura di Venezia. A me hanno presentato solo una parte della documentazione. Come devo procedere? I tempi non saranno brevi nemmeno qui se non mi presentano il permesso di soggiorno per la residenza in primis e successivamente tutta la documentazione per la cittadinanza, di cui una parte dicono di averla già consegnata a mira, ma il comune di mira non mi ha risposto in merito. Per quanto riguarda la residenza possono fissarla qui avendo avviato la pratica del permesso in un'altra questura? La nostra questura di riferimento è Padova.
Quesito del 07/12/2023
Decesso cittadina tedesca, richiesta di rettifica atto da parte del Consolato
È deceduta nel nostro Comune una cittadina tedesca coniugata con un cittadino italiano nell'anno 1982 non residente in Italia, e in possesso di un codice fiscale. Tutti i certificati medici e la richiesta di cremazione dei famigliari riportano il cognome da nubile della signora, dati corrispondenti al suo codice fiscale. Siamo entrati in contatto con il Consolato tedesco al fine di sapere se la signora fosse effettivamente coniugata, per poter autorizzare la cremazione della salma su richiesta del marito, (e sapere se la Germania permettesse la cremazione e a quali condizioni). Da un controllo su ANPR, il marito della signora, cittadino italiano iscritto A.I.R.E., risultava infatti celibe. Non abbiamo trovato invece alcun riferimento della signora su ANPR. Il Consolato tedesco a Roma, dopo averci confermato che la signora fosse effettivamente sposata con chi richiedeva la sua cremazione, ci chiede di verificare se la signora avesse acquistato automaticamente la cittadinanza italiana per aver sposato un cittadino italiano e, in caso contrario, chiede la modifica dell'atto di morte con l'indicazione del cognome da coniugata della signora, cognome che avrebbe acquisito per il diritto tedesco a seguito di matrimonio anziché quello da nubile della stessa, riportato nell'atto da noi redatto e conforme a tutti i certificati medici, alla richiesta di cremazione e al codice fiscale della signora. Unico documento a comprovare il cognome da coniugata indicato dal Consolato è la carta di identità tedesca, fattaci pervenire dall'agenzia funebre, dove accanto al cognome da coniugata della signora è indicato quello da nubile, e una scheda informativa inviataci dal Consolato in cui la signora è indicata con il cognome da coniugata. La signora era nata in Germania. Sentiti i famigliari della defunta, gli stessi si oppongono a qualsiasi modifica dell'atto che comprometta la gestione della successione in Italia (ci viene riferito cha la signora era dipendete Alitalia e che percepisse la pensione italiana). Il marito riferisce inoltre che tutti i documenti italiani della signora riportano il cognome da nubile e che per l'Italia la signora era conosciuta soltanto con il cognome da nubile. Si chiede quale sia la procedura corretta per risolvere tale questione.
Quesito del 04/12/2023
Estratto di matrimonio
Dovrei rilasciare un estratto di matrimonio celebrato all'estero di un cittadino italiano e di una cittadina straniera ( ora italiana). Nelle annotazioni è indicato che la sposa, indicata nell'atto con il cognome x , a seguito di acquisto della cittadinanza italiana assume il cognome y. nell'estratto è corretto riportare solo le nuove generalità della sposa?
Quesito del 23/11/2023
Trascrizione atto di nascita rumeno
Cittadina rumena nel 2005 viene iscritta in anagrafe con provenienza dalla Romania con il doppio nome senza trattino tra i due nomi come risultava dai documenti in suo possesso (passaporto, permesso di soggiorno). Con decreto del Presidente della Repubblica gli è stata conferita la cittadinanza italiana. Il decreto riporta i due nomi senza trattino così come risulta iscritta anche anagraficamente. Ora l'interessata presente un certificato di nascita per la trascrizione sul quale viene riportato il doppio nome diviso dal trattino.
Considerato che a diversi corsi ci è stato sempre detto che le generalità del neo cittadino sono quelle risultanti dal decreto di concessione della cittadinanza italiana si chiede se è corretto procedere alla trascrizione dell'atto di nascita inserendo il doppio nome senza il trattino considerandolo quindi solo come interpunzione per suddividere i due nomi.
Quesito del 23/11/2023
Trascrizione atto nascita formato all'estero
Un nostro residente, già cittadino nigeriano, divenuto poi italiano nel 2004, tramite procura fatta ad un avvocato, chiede la trascrizione dell’atto di nascita della figlia minorenne nata il 16/10/2009 in Nigeria. La predetta figlia risulta essere stata iscritta in questa anagrafe della popolazione residente presso il padre nel 2016 per immigrazione dalla Nigeria con cittadinanza nigeriana e con il proprio permesso di soggiorno. La minore quindi essendo figlia nata all’estero di un cittadino italiano è anch’essa italiana e per consentire il riconoscimento della cittadinanza l’atto di nascita deve essere trascritto in Italia. Sono quindi a richiedere come si procede in concreto? Trascrivo l’atto nel registro degli atti di nascita in parte II^ serie B citando la richiesta dell’avvocato con la procura, poi una volta trascritto va fatta qualche annotazione a margine o un’attestazione sindacale per la cittadinanza? Oppure si indicheranno le generalità del padre e la sua cittadinanza italiana acquisita nel 2004 nel cappello iniziale dell’atto? Si procederà poi a variare anagraficamente la cittadinanza da straniera a italiana della minore con decorrenza dalla nascita?
Quesito del 22/11/2023
Trascrizione atto di nascita figli dall'estero
Un cittadino della Costa d'Avorio ora italiano ci ha richiesto la trascrizione degli atti di nascita di due suoi figli nati in Costa d'Avorio, cittadini stranieri, e tutt'ora residenti in tale Stato nati anni fa avuti non dalla moglie. Si precisa che lo stesso non intende iscriverli anagraficamente in quanto gli stessi continueranno a risiedere all'estero. Si chiede se è possibile tale trascrizione e in caso positivo quali certificazioni si potranno rilasciare e quali i vantaggi di tale trascrizione.
Quesito del 17/11/2023
Atti di nascita e matrimonio, in Albania
Due coniugi albanesi che hanno acquistato cittadinanza italiana con decreto del Presidente della Repubblica chiedono la trascrizione dei loro certificati di nascita e matrimonio regolarmente tradotti e dotati di Apostille. Al momento della trascrizione posso considerare come atto di nascita e atto di matrimonio quelli che loro chiamano certificati?
Quesito del 13/11/2023
Certificato matrimonio albanese
A seguito di acquisto cittadinanza italiana, un albanese ci ha portato il certificato di matrimonio modello plurilingue apostillato ma non è quello della convenzione di Vienna. Possiamo accettarlo senza traduzione visto che l'italiano è contemplato tra le 7 lingue? Nel caso non andasse bene cosa deve fare l'interessato?
Quesito del 02/11/2023
Sentenza - trascrivibilità
È stata ricevuta un’ordinanza di accoglimento della cittadinanza italiana, emessa dal Tribunale di Roma, da trascrivere - sentenza della Corte di Appello di Roma n----- + relativi atti dei discendenti. Tale sentenza non presenta la dicitura "passata in giudicato" ma è stata allegata la certificazione della Corte d'Appello di Roma che recita: “avverso la sentenza della corte d'appello di Roma n..... depositata il ...... tra: ministero dell'interno e .... non è stato proposto ricorso per cassazione nei termini di cui all'art. 327 c.p.c.”.
Secondo l’orientamento di alcuni colleghi la certificazione suddetta non è sufficiente e si necessita della dicitura “Passata in giudicato”, invece altri sostengono il contrario. Come comportarsi?