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Quesito del 05/09/2024
Cittadinanza - discordanze atti
Nel 1994, una nostra residente è stata iscritta all’anagrafe per immigrazione dalla Francia, probabilmente presentando solo il documento francese e risultando, quindi, come cittadina francese. Un anno dopo l'iscrizione, ha riacquistato la cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 13, comma 1, lett. d, della legge n. 91/1992. Si sottolinea che nell'atto di nascita della residente non risulta alcuna annotazione relativa alla perdita della cittadinanza italiana.
Recentemente, il Consolato Generale d’Italia a Parigi ha inviato una comunicazione a questo ufficio, indicando che la residente avrebbe perso la cittadinanza italiana a seguito del matrimonio con un cittadino francese avvenuto nel 1952. Secondo il Consolato, la signora avrebbe potuto riacquisire la cittadinanza italiana in base all’art. 219 della Legge 151/1975 e successivamente ottenere il riconoscimento del possesso ininterrotto della cittadinanza italiana ai sensi della circolare K60.1 dell’8 gennaio 2001. In questo modo, anche il figlio della signora avrebbe diritto al riconoscimento della cittadinanza italiana.
Alla luce di ciò, il Consolato intende regolarizzare la situazione inviando un attestato di riconoscimento ininterrotto della cittadinanza italiana, ma richiede un "nulla osta" da parte di questo ufficio per procedere con la suddetta procedura.
Quesito del 26/07/2024
Riacquisto Cittadinanza
Una residente ha perso la cittadinanza italiana nel 2001 per naturalizzazione belga, ora, però, vorrebbe riacquistarla. Dai controlli effettuati è emerso che risiede nel territorio di questo Comune dal 2015. Di solito, in tale circostanza, salvo espressa rinuncia, dopo un anno di residenza la cittadinanza italiana viene riacquistata automaticamente, evento che però non si è verificato. Pertanto, si chiede come procedere. È necessario un accertamento sindacale dopo aver acquisito l’atto di nascita? Inoltre la cittadinanza a questo punto da quando decorrerebbe?
Quesito del 24/06/2024
Riacquisto cittadinanza art. 13 della legge 91/1992
Negli anni 80 1980 è stato iscritto nell’ APR di questo Comune un minore proveniente dalla Gran Bretagna, nato in quello Stato ed iscritto sul passaporto del padre, cittadino indiano. Qualche anno più tardi, sua madre, nonché cittadina italiana, ha richiesto per suo conto la cittadinanza italiana, ai sensi dell’art. 5 della Legge n. 123/1983, poiché figlio di madre italiana. Una volta divenuto maggiorenne ha rinunciato alla cittadinanza italiana con atto del Consolato Generale d’Italia in Londra, trascritto in questi registri di stato civile.
Attualmente, ha espresso il desiderio di voler riacquistare la cittadinanza italiana ed ha esibito un certificato di nascita in lingua inglese, tradotto in italiano e corredato dell’asseverazione del giuramento effettuata presso il Tribunale, privo dell’Apostille.
Si chiede pertanto se fosse possibile procedere al riacquisto della cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 13 della legge 91/1992 e informazioni in merito all’ottenimento dell’Apostille per la regolare trascrizione dell’atto di nascita.
Il quesito del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
Rientro in Italia di cittadino israeliano, che perse la cittadinanza per non essere arruolato. Modalità per il riacquisto
La legge disciplina le modalità per il riacquisto della cittadinanza a favore di coloro che l’hanno perduta e a prescindere dai motivi della perdita. La disciplina del riacquisto della cittadinanza è contenuta nell’art. 13 della legge 91/92, che prevede un riacquisto per dichiarazione o automatico. Questa la tematica affrontata nel seguente quesito.
MEMOWEB n. 31 del 13/02/2024
Cittadinanza italiana: nuovo studio del Consiglio Nazionale del Notariato
Lo studio affronta le tematiche attinenti l'attribuzione e l'acquisto della cittadinanza italiana e le varie modalità attributive ed acquisitive previste dalla legge, analizzando anche i vari profili inerenti la perdita e il riacquisto
Quesito del 22/11/2023
Trascrizione atto di nascita figli dall'estero
Un cittadino della Costa d'Avorio ora italiano ci ha richiesto la trascrizione degli atti di nascita di due suoi figli nati in Costa d'Avorio, cittadini stranieri, e tutt'ora residenti in tale Stato nati anni fa avuti non dalla moglie. Si precisa che lo stesso non intende iscriverli anagraficamente in quanto gli stessi continueranno a risiedere all'estero. Si chiede se è possibile tale trascrizione e in caso positivo quali certificazioni si potranno rilasciare e quali i vantaggi di tale trascrizione.
Quesito del 09/11/2023
Riacquisto cittadinanza art. 9 c. 3 L. 555/1912 in altro Comune - Iscrizione anagrafica senza documenti
Dobbiamo procedere all’iscrizione anagrafica di una signora italiana, titolare del solo passaporto americano (con generalità variate rispetto all’atto di nascita), domiciliata nel nostro territorio, della quale ne ricostruiamo la storia.
La Sig.ra M.O., nata a Milano nel 1950, è emigrata negli stati Uniti d’America con i genitori intorno al 1960.
Il padre dell’interessata ha perso la cittadinanza italiana nel 1963, ai sensi dell’art. 8 della Legge 555/1912 per acquisto della cittadinanza statunitense e conseguentemente anche la figlia minorenne M.O., seguendo lo status del padre, ha perso la cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 12 della Legge 555/1912 (come comprovato dall’attestazione consolare).
In data 01/07/1973 la Sig.ra M.O., solo cittadina statunitense, ha contratto matrimonio con il Sig. C. R., da cui ha divorziato nel dicembre del 1977, acquisendo le nuove generalità di seguito indicate: Cognome C.– Nome O. M. (il cognome originario è divenuto il suo secondo prenome), come risultano sul passaporto americano di cui è attualmente in possesso.
L’interessata è rientrata in Italia, stabilendo la sua residenza nel Comune di X dal 09/06/1990 (data di immigrazione da U.S.A) fino alla data del 18/10/2001 (data di emigrazione in U.S.A), riacquistando la cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 9 e 12 della Legge 555/1912, trascorsi due anni di residenza ininterrotta in Italia, quindi dal 09/06/1992; (il Comune di X non ha fatto alcuna variazione della cittadinanza, tanto che alla data di emigrazione negli USA l’interessata risultava essere cittadina statunitense).
Per quanto sopra esposto, premesso che:
- sull’atto di nascita della sig.ra M.O. (adesso C. O.M.) non è stata apposta alcuna annotazione, né di perdita della cittadinanza né di riacquisto, in quanto non previste dalla previgente normativa in vigore all’epoca (Legge 555/1912);
-l’interessata, cittadina italiana dal 09/06/92, è titolare del solo passaporto americano con le generalità modificate rispetto all’atto di nascita (C. O.M. anziché M. O.);
chiediamo se l’iter di seguito indicato possa essere ritenuto corretto per regolarizzare la posizione sia dal punto di vista anagrafico che dello stato civile:
1) iscrizione in anagrafe come cittadina italiana, anche se priva di documento d’identità italiano, identificandola in base al passaporto americano e registrandola quindi con le generalità ivi indicate;
2) fare l’attestazione, ora per allora, di perdita della cittadinanza italiana (Sig.ra C. O. M., nata M.O.) da annotare sull’atto di nascita;
3) fare attestazione, ora per allora, di riacquisto della cittadinanza italiana (Sig.ra C. O. M., nata M.O.), dando atto che all’interessata compete il Cognome M. ed in nome O.
4) variazione dei dati anagrafici.
MEMOWEB n. 81 del 29/04/2020
Richieste di cittadinanza: sospensione termini procedimenti istanze
Il Ministero dell'Interno ricorda che sono sospesi i termini dei procedimenti di concessione della cittadinanza, secondo quanto previsto dall'art.103 del decreto legge "Cura Italia"
MEMOWEB n. 118 del 18/06/2015
Dal 18 giugno stop ai modelli cartacei per richiedere la cittadinanza italiana
È l'esito di una buona prassi iniziata lo scorso 18 maggio con la fase transitoria nella quale hanno convissuto i due sistemi, quello cartaceo e quello informatico, per permettere agli utenti di familiarizzare col nuovo metodo.