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MEMOWEB n. 74 del 20/04/2020
Adozione di maggiorenne e regola del divario minimo di età tra adottante e adottato
Cassazione: la regola che impone il divario minimo di età di 18 anni tra l'adottante e l'adottato può essere ridotta in particolari circostanze
NOTA OPERATIVA n. 64 del 03/04/2020
Certificazione e cambio di residenza degli adottati: la prassi di alcuni tribunali dei minorenni
Tra le questioni su cui si registra un notevole disagio degli ufficiali di stato civile, c’è la questione dei “limiti” alla certificazione dei minori: analisi del problema partendo da paternità e maternità
Il tema del mese
GUIDA OPERATIVA:
L'Ufficiale di Stato Civile
Certificazione e cambio di residenza degli adottati; la prassi di alcuni tribunali dei minorenni
Decreto Presidente della Repubblica n. 396 del 03/11/2000
Art. 28 - (Iscrizioni e trascrizioni)
MEMOWEB n. 212 del 13/11/2019
Figli adottati all'estero da genitori gay residenti in Italia: decideranno le Sezioni Unite
La Cassazione, con sentenza interlocutoria 29071/2019, ha rimesso al Supremo consesso la decisione se, in assenza di un legame biologico tra il minore adottato ed entrambi i genitori adottivi dello stesso sesso, è possibile il riconoscimento della sentenza straniera di adozione legittimante, e se, in tal caso, il sindacato del giudice italiano si debba estendere anche alla fase della valutazione straniera sullo stato di adottabilità
12 novembre 2019
Figli adottati all'estero da genitori gay residenti in Italia, anagrafi comunali nel caos
MEMOWEB n. 149 del 01/08/2019
Domicilio minori in pre-adozione: chiarimenti operativi
Interessante quesito riferito al caso di due minori dichiarati in stato di abbandono e affidati ad una famiglia con la finalità di pervenire ad una adozione
Quesito del 08/07/2019
Richiesta domiciliazione per bambini in preadozione
Una cittadina del nostro Comune ci ha presentato una problematica riguardante la preadozione di due bambini: una coppia residente nel nostro Comune sta adottando due fratelli (adozione nazionale di bambini stranieri), che risultano residenti ad un indirizzo (probabilmente fittizio) di una casa famiglia del Comune di Roma. Sono nel periodo di 1 anno di preadozione prima di poter avere il decreto di adozione definitiva passato 1 anno. In questo lasso di tempo, nel quale per motivi giudiziari non possono prendere la residenza presso la famiglia adottante e non deve essere comunque conosciuto il loro indirizzo, hanno bisogno di alcune cure mediche per cui alla ASL serve il medico di base nel nostro Comune. Non potendo iscrivere anagraficamente i bambini, il Tribunale e la ASL hanno indirizzato i genitori adottivi al nostro Comune chiedendo una sorta di “domiciliazione” dei bambini per avere un indirizzo di riferimento e poter quindi richiedere il medico di base. C’è un modo per poter, in questo periodo di preadozione, domiciliare i bambini (tra l'altro anche stranieri) senza far comparire l’indirizzo e tuttavia consentendo loro di avere il medico di base o è un problema che dovrebbe risolvere e riguardare esclusivamente la ASL che su questo è molto rigida e non vuole prendersi responsabilità?
MEMOWEB n. 125 del 28/06/2019
Adozione di bambini aperta anche ai single
Cassazione: i single in età avanzata possono adottare bambini anche se sono affetti da gravi handicap