Quesiti
Quesito del 11/12/2023
Incarichi a pagamento personale dipendente
Si chiede se possa essere affidato ad un dipendente pubblico, dietro compenso da parte dello stesso ente di appartenenza, l'incarico di Commissario ripartitore o Commissario IPAB
Quesito del 11/12/2023
Incarichi a pagamento personale dipendente con posizione organizzativa
Si chiede se possa essere affidato ad un dipendente pubblico con incarico di PO, dietro compenso da parte dello stesso ente di appartenenza, l'incarico di Commissario ripartitore o Commissario IPAB
Quesito del 07/09/2023
Concorso e conflitto interessi del commissario
La normativa generale in materia di procedure concorsuali (D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, recante le norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi), dispone testualmente all’art. 11 che i componenti della commissione “presa visione dell’elenco dei partecipanti, sottoscrivono la dichiarazione che non sussistono situazioni di incompatibilità tra essi ed i concorrenti, ai sensi degli articoli 51 e 52 del codice di procedura civile”.
Segnatamente, l’articolo 51 c.p.c. sancisce che il giudice (e il commissario di concorso) ha l’obbligo di astenersi quando si trova in rapporto con l’oggetto della causa oppure con le parti, ovverosia in vari casi tra cui :
“2) se egli stesso o la moglie è parente fino al quarto grado o legato da vincoli di affiliazione, o è convivente o “commensale abituale” di una delle parti o di alcuno dei difensori;”
Con formula di chiusura lo stesso art. 51 stabilisce, infine, che, in ogni altro caso in cui esistano “gravi ragioni di convenienza”, il giudice ha facoltà di richiedere al capo dell’ufficio l’autorizzazione ad astenersi, rimettendo quindi, in capo allo stesso soggetto, la valutazione in ordine a quelle gravità.
La norma, dunque, impone al giudice (e al commissario) di astenersi quando ha con la parte (candidato) contatti e rapporti frequenti e intensi tali da pregiudicare l’imparzialità e la serenità di giudizio.
Il caso concreto è questo : viene esperita una prima prova concorsuale e il primo in graduatoria risulta che è nipote della compagna (zia quindi) compagna del membro della commissione . Commissario e zia non sono sposati e non sono dichiarati coppia di fatto in comune all’anagrafe.
Il comune è piccolo e quindi molto sanno che la relazione esiste e questo un po’ si sposa con la linea di Anac secondo cui il conflitto di interessi anche solo potenziale va verificato in concreto e caso per caso su ragioni effettive
La seconda prova estata rinviata/sospesa per approfondimenti. Ci sono gli estremi per esercitare l’autotutela amministrativa annullare la prova, sostituire il componente della commissione e ripetere la prima prova ?
Quesito del 18/08/2023
Fondazione a scopi culturali e incompatibilità Assessore e Consigliere
ll Comune (inferiore ai 3.000 abitanti ) istituisce una Fondazione per eventi culturali e concertistica musicale che verrebbero gestiti nell'interesse del Comune.
Partecipa al fondo di dotazione per 15.000 euro ed è socio insieme ad un' Associazione Culturale del Territorio sempre con una fondo di dotazione di 15.000 euro.
Contribuirà con proprie risorse finanziarie in bilancio per 12.000 euro all'anno con somme che potranno aumentare negli anni.
Ad oggi si prevede un bilancio della Fondazione di circa 70.000 sia in entrata che in uscita: sussiste incompatibilità se Presidente e nel Comitato di gestione vengono nominati il Vice Sindaco (Presidente) e un Consigliere Comunale (componente Comitato di gestione) anche se nominato quest' ultimo dall' altro socio che è un Associazione?
Ricorrono in ipotesi di incompatibilità ex art. 63 n.1 , n. 2 e n. 7 (in combinato disposto con l'art. 60 commma11) del Tuel o in altre ipotesi?
A nostro parere sembrerebbe escludersi ipotesi non inconferibilità ex Dlgs 39/13 per le dimensioni del Comune (inferiori a 15.000 abitanti).
Per opportuna conoscenza si riferisce anche che lo Statuto del Comune non prevede alcuna esimente per cause di incompatibilità ex art. 67 del Tuel per questa Fondazione, norma che secondo Anac contrasterebbe tra l'altro con il divieto di "pantouflage "di cui al sopra citato Dlgs. 39/2013 (vedi “Atto di segnalazione” n. 7 del 4 novembre 2015 in ordine alle “Criticità della normativa contenuta nel d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 ”), in tema di esimenti alle cause di incompatibilità e di conflitto di interessi”).
Quesito del 14/08/2023
Fondazione e incompatibilità Assessore e Consigliere
Il Comune (inferiore ai 3.000 abitanti ) istituisce una Fondazione x eventi culturali e concertistica musicale che verrebbero gestiti nell'interesse del Comune uno dei fondatori.
Partecipa al fondo di dotazione per 15.000 euro ed è socio insieme ad un' Associazione Culturale del Territorio.
Contribuirà con proprie risorse finanziarie in bilancio per 12.000 euro all'anno con somme che potranno aumentare negli anni. Ad oggi si prevede un bilancio della Fondazione di circa 7.000 sia in entrata che in uscita. C'è incompatibilità se Presidente e nel Comitato di gestione vengono nominati il Vice Sindaco e un Consigliere Comunale anche se nominato quest' ultimo dall' altro socio che è un Associazione? Ricorrono in ipotesi di incompatibilità ex art. 63 n.1 , n. 2 e n. 7 (in combinato disposto con l'art. 60 commma11) del Tuel o in altre ipotesi? A chi scrive sembrerebbe escludersi ipotesi non inconferibilità ex Dlgs 39/13 per le dimensioni del Comune (inferiori a 15.000 abitanti). Per opportuna conoscenza si riferisce anche che il Statuto del Comune non prevede alcuna esimente per cause di incompatibilità ex art. 67 del Tuel per questa Fondazione, norma che secondo Anac contrasterebbe tra l'altro con il divieto di "pantouflage "di cui al sopra citato Dlgs. 39/2013 (vedi “Atto di segnalazione” (n. 7 del 4 novembre 2015) in ordine alle “Criticità della normativa contenuta nel d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (“Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali”), in tema di esimenti alle cause di incompatibilità e di conflitto di interessi”).
Quesito del 27/07/2023
Incompatibilità incarichi
Questo ente ha espletato un concorso a tempo determinato per l’assunzione di un Istruttore direttivo tecnico part time 18 ore settimanali il cui vincitore è un libero professionista a cui era stato affidato dall’Ente l’incarico di RSPP.
Poiché il vincitore deve prendere servizio presso l’Ente si chiede se può continuare a espletare l’incarico di RSPP come dipendente dell’Ente e quindi nell’ambito dei propri compiti d’ufficio, oppure se l’incarico deve ritenersi incompatibile con l’assunzione e pertanto sia tenuto a rinunciare allo stesso.
Quesito del 19/07/2023
Inconferibilità dell'incarico di titolare di posizione organizzativa area contabile ex art. 3 del d.lgs n. 39/13 in caso di condanna per abuso d'ufficio
Il comune vorrebbe procedere alla assunzione di un istruttore direttivo contabile al quale affidare la titolarità di p.o. il quale ha anticipato di essere stato attinto da sentenza di condanna per abuso d'ufficio (art. 323 cp) nel giugno 2019, per la quale pende appello.
La sentenza di condanna a mesi 10 di reclusione prevede la sospensione della pena (art. 166 c.p.) ma non la pena accessoria.
Posto che in astratto detta situazione determinerebbe la inconferibilità del potere dirigenziale si chiede:
1. se il soggetto possa essere egualmente assunto e a quali mansioni sarebbe da adibire;
2. se (ai sensi dell'art. 3 co. 3 del d.lgs. n. 39/2013) la inconferibilità dell'incarico dirigenziale possa dirsi cessata dopo 20 mesi dalla pronuncia della sentenza di primo grado, decorso cioè il doppio del periodo relativo alla pena inflitta (mesi 10x2=mesi 20 di interdizione e di inconferibilità).
Detto soggetto oggi può essere assunto come istruttore direttivo contabile e si può attribuire il ruolo di responsabile di area titolare di p.o.?
Quesito del 23/06/2023
Dipendente iscritto all'ordine dei giornalisti
Stiamo per assumere un dipendente a tempo pieno ed indeterminato presso l’Ufficio Cultura a seguito di scorrimento di graduatoria di un concorso al quale aveva partecipato presso il nostro ente.
Il soggetto è iscritto all’albo dei giornalisti, ed al momento collabora con un altro comune per la redazione di un giornalino locale.
Si chiede se stante il principio di unicità del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, vi siano delle incompatibilità e/o se serva un’autorizzazione dell’ente affinché il soggetto questione possa esercitare ancora la propria attività, di giornalista.
Nel caso possa continuare serve che per ogni incarico l’Ente lo autorizzi, o può bastare una generica autorizzazione?
Quesito del 21/06/2023
Limiti al conferimento di incarico ad ex tecnico comunale
Un precedente architetto incaricato dal comune, ai sensi dell'art. 110 del TUEL, a Responsabile dell'UTC nell'anno 2018, venne revocato dall'incarico nell'anno 2019, a causa di sopraggiunti incarichi penali. Nell'anno 2020, lo stesso intraprese un ricorso, ex-art. 414 del C.P.C., per risoluzione anticipata di contratto di lavoro, che a tutt'oggi non si è ancora concluso. Si chiede se sussistono limiti al conferimento di incarichi libero professionali a favore del citato tecnico, ad oggi, in considerazione del contenzioso in essere contro il comune.
Quesito del 21/06/2023
Limiti al conferimento di incarico ad ex tecnico comunale
Un precedente architetto incaricato dal comune, ai sensi dell'art. 110 del TUEL, a Responsabile dell'UTC nell'anno 2018, venne revocato dall'incarico nell'anno 2019, a causa di sopraggiunti indagini penali, poi assolto. Nell'anno 2020, il citato tecnico intraprese un ricorso, ex-art. 414 del C.P.C., per risoluzione anticipata di contratto di lavoro, che a tutt'oggi non si è ancora concluso. Si chiede se sussistono limiti al conferimento di incarichi libero professionali a favore del sopra citato tecnico, in considerazione del contenzioso in essere contro il comune.