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Quesiti

10 risultati di 7406

Quesito del 31/01/2025

Demografici

Diritti richieste cittadinanza

La Giunta Comunale in data 21.01.2025, a seguito degli articoli 636-639 della legge di Bilancio n. 207/2024, ha stabilito la cifra di Euro 600,00 per ciascun richiedente maggiorenne della cittadinanza italiana jure sanguinis. In questi giorni, il Sindaco vorrebbe rivedere tale delibera e stabilire un importo ridotto solo per quei cittadini i cui avi sono nati nel nostro Comune, lasciando per gli altri (i cui avi sono nati fuori comune ma che risiedono nel Comune) l’importo di Euro 600,00. Ritengo che tale modifica della Delibera di Giunta non sia conforme con lo spirito delle norme generali della nostra Costituzione, poiché ciò potrebbe creare una disparità di trattamento tra i vari richiedenti.

Quesito del 31/01/2025

Affari generali Tecnico LL. PP.

Parere su obbligatorietà CIG per pagamento quote associative

È obbligatorio avere un CIG per il pagamento delle quote associative? Stando alla delibera ANAC nr. 556 del 31.05.2017, "la normativa non trova applicazione con riferimento al pagamento di quote associative effettuato dalle stazioni appaltanti, atteso che le suddette quote, non configurando un contratto d'appalto, non comportano l'attribuzione di CIG." Esistono disposizioni successive che indicano l'obbligo di avere il CIG anche per le quote associative?

Quesito del 31/01/2025

Demografici

Emigrazione prima di presentare istanza di riconoscimento jure sanguinis

Un cittadino iscritto in anagrafe per riconoscimento jure sanguinis, che ha già ottenuto il permesso di soggiorno, può trasferire la sua residenza in un altro Comune italiano prima di aver presentato allo stesso Comune che lo ha iscritto per primo in anagrafe l'istanza formale in bollo per il riconoscimento di jure sanguinis? È obbligatorio che il primo Comune iscriva la persona e poi tratti la pratica di stato civile per il riconoscimento di jure sanguinis?

Quesito del 31/01/2025

Demografici

Casi di rilascio carta d'identità cartacea

In quali casi è ancora consentito il rilascio delle carte di identità cartacee ai sensi della normativa vigente?

Quesito del 31/01/2025

Demografici

Trascrizione nascita e carta d'identità per bambino di madre italiana

Posso trascrivere il certificato di nascita di un bambino nato in Spagna, figlio di una cittadina italiana residente in Italia e di un padre irreperibile, presumibilmente di cittadinanza uruguaiana? Posso iscrivere il bambino in anagrafe con la madre? Posso rilasciare la carta di identità non valida per l'espatrio se la madre non presenta il nulla osta rilasciato dal giudice tutelare?

Quesito del 31/01/2025

Affari generali Tecnico LL. PP.

Programma triennale lavori pubblici

Per l'inserimento di un lavoro pubblico nel programma triennale dei lavori pubblici, bisogna fare riferimento solo ai lavori a base d'asta escluso IVA e somme a disposizione previste nel quadro economico, oppure bisogna tenere conto anche delle somme previste nel quadro economico, comprese le somme a disposizione?

Quesito del 31/01/2025

Personale

Compensi per incarichi art. 53 D.Lgs. 165/2001

Questa Amministrazione comunale ha ricevuto una richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 53, comma 7, del D.Lgs. 165/2001, per l'affidamento di un incarico extra-istituzionale presso un altro Comune, con un compenso di ammontare pari a X. Si chiede se, in generale, esista un limite massimo al compenso per tale tipo di incarichi. In particolare, si chiede se al dipendente del Comune, un funzionario assunto a tempo pieno e indeterminato, possa applicarsi quanto previsto dall'art. 1, comma 471, della Legge 147/2013, che, a partire dal 01.01.2014, ha esteso a tutti gli incarichi il limite stabilito dall'art. 23-ter del D.L. 201/2011, secondo cui non è possibile ricevere, da amministrazioni diverse da quella di appartenenza, emolumenti aggiuntivi per rapporti di lavoro subordinato o autonomo superiori al 25% del trattamento economico percepito dall'amministrazione di appartenenza.

Quesito del 31/01/2025

Demografici

Autenticazione firma per visto consolare

Un cittadino italiano ha richiesto l'autenticazione della firma sulla lettera d'invito da presentare al Consolato argentino in Italia per ottenere il visto per il fratello. È sufficiente allegare un documento di riconoscimento, ma il Consolato insiste nel richiedere l'autenticazione della firma. È possibile procedere con tale richiesta? È necessario apporre una marca da bollo?

Quesito del 31/01/2025

Demografici

Trascrizione atti stranieri

Con la presente si richiedono chiarimenti in merito ai matrimoni celebrati in Marocco prima del 2004. Questo Comune ha ricevuto la richiesta da parte di un cittadino marocchino, recentemente acquisito alla cittadinanza italiana, di trascrivere il proprio atto di matrimonio celebrato prima del 2004. Il cittadino ha consegnato un atto di sussistenza dei vincoli matrimoniali registrato nel 1976, in cui i testimoni dichiarano che i contraenti sono legittimamente sposati e convivono da circa due anni. Tuttavia, tale dichiarazione fa presumere che la sposa (nata nel 1960) al momento del matrimonio avesse 14 anni. Inoltre, è stato consegnato un atto di accertamento di matrimonio redatto nel 2024, in cui entrambi i coniugi dichiarano di essere sposati dalla data di registrazione dell'atto di sussistenza dei vincoli matrimoniali (1976).
È corretto accettare come data di matrimonio quella dichiarata nell'atto di accertamento (1976, con sposa sedicenne) anziché una data anteriore di due anni (non specificata), che porterebbe la sposa ad avere 14 anni? In ogni caso, dato che sono trascorsi circa 50 anni dall'evento, è possibile applicare l'art. 117, secondo comma, del codice civile e procedere alla trascrizione del matrimonio?

Quesito del 31/01/2025

Demografici

Regime patrimoniale coniugale per cittadina marocchina con doppia cittadinanza

Una cittadina marocchina, diventata italiana nel 2014, si è sposata nel 2024 in Marocco con un cittadino marocchino. Oggi porta l'atto di matrimonio correttamente tradotto e apostillato per la trascrizione, chiedendo quale regime patrimoniale sarà applicato ai loro rapporti. Infatti, in Marocco, se non specificato nell'atto (come nel loro caso), gli sposi sono considerati in regime di separazione dei beni, mentre in Italia il regime legale è quello della comunione dei beni. Non c'è dubbio che, una volta trascritto l'atto in Italia, i coniugi saranno considerati soggetti al regime della comunione dei beni, a meno che non decidano diversamente rivolgendosi a un notaio. Tuttavia, la sposa ha la doppia cittadinanza e non ha indicato nell'atto di matrimonio la legge applicabile ai loro rapporti patrimoniali. Cosa accadrebbe, ad esempio, se gli sposi acquistassero proprietà e si rivolgesse alle autorità marocchine per dirimere eventuali controversie? In breve, quale legge regolerà i loro rapporti patrimoniali?