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Quesiti

10 risultati di 7054

Quesito del 30/01/2024

Tributi

Esenzione IMU ai sensi dell’art. 7 comma 1 del D. Lgs. 504/1992

Dopo aver notificato un avviso di accertamento per omesso versamento IMU anno 2018 ad ISMEA, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, ci è pervenuta l’istanza di annullamento dello stesso, sostenendo che i beni di proprietà dell'Istituto sono esenti dal pagamento dei tributi locali in quanto destinati esclusivamente a compiti istituzionali.
ISMEA fornisce anche l’atto di vendita con patto di riservato dominio relativo agli immobili accertati, sottolineando che l’assegnatario, in pieno possesso dei terreni in questione, in quanto unico fruitore, si impegna a condurre direttamente il fondo e ad assolvere a tutti i relativi oneri fiscali, divenendo unico soggetto passivo d’imposta.
ISMEA è Ente pubblico economico sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, promuove e cura nell’ambito dei propri compiti istituzionali i rapporti con gli organi statali e regionali nonché con gli organi dell’ unione europea.
Tra le varie attività svolte vi sono operazioni di riordino fondiario nonché di gestione e attuazione di azioni volte a favorire la privatizzazione dei terreni pubblici suscettibili di utilizzazione pubblica.
Nell’ambito della suddetta attività ISMEA vende i terreni con patto di riservato dominio e il possesso del bene è ceduto verso un corrispettivo.
Si può considerare ISMEA destinataria dell’esenzione prevista dall’art. 7 comma.1 L. 504/1992?
Si tenga presente che :
- ISMEA non è un organo diretto dello Stato;
- gli immobili sono destinati a scopi pubblici ma gestiti da un Ente pubblico economico;
- gli immobili non sono utilizzati direttamente per attività istituzionali proprie;
- la cessione, anche se a un prezzo diluito nel tempo e con clausola di riservato dominio, avviene verso un corrispettivo.

Quesito del 30/01/2024

Demografici

Documenti rilasciati in Romania

Dal sito dell'Ambasciata Rumena sembrerebbe che siano esenti da apostille e traduzione :
1) gli estratti rilasciati ex Convenzione di Vienna (quindi quelli sugli specifici moduli)
2) ) i normali certificati accompagnati però dai moduli UE rilasciati dall'Ufficiale dello Stato Civile rumeno o dall'autorità diplomatica ex regolamento UE 2016/1191
È giusta come interpretazione? È stato presentato allo scrivente un certificato multilingue (senza però la lingua italiana) non conforme al modello di Vienna, senza apostille e tradotto a parte da un traduttore "giurato" la cui qualità di traduttore però è autoproclamata per mezzo di un timbro personale del traduttore stesso. Pertanto, questo documento è regolare?

Quesito del 30/01/2024

Demografici

Iscrizione senza fissa dimora

Il titolare di un’azienda, nostro residente pone questo problema: lui è titolare di una ditta con sede a XXX, l’attività prevalente è il taglio del bosco con vendita di legname, per riscaldamento, ecc.
Ha assunto (con contratto regolare) già da quattro mesi un ragazzo Rumeno. All’inizio il ragazzo era stato ospitato a casa di una sua zia, nostra residente, ora non è più possibile. Il titolare della ditta è riuscito a trovare sul nostro territorio una casa in affitto per il ragazzo, ma la proprietaria dell’immobile, per un anno e mezzo, per motivi personali, non gli farà prendere la residenza lì e questo verrà inserito nel contratto di locazione. Per questi motivi il datore di lavoro chiedeva, per il ragazzo, l’iscrizione all’anagrafe dei senza fissa dimora.
Si può vincolare così un contratto d’affitto?
Ma uno che ha un contratto d’affitto può fare l’iscrizione all’anagrafe dei senza fissa dimora?

Quesito del 30/01/2024

Demografici

Diritti su cappella cimiteriale privata

Amministratore di Sostegno di un ex residente, ora deceduto, ci contatta in data odierna per sapere se c’è possibilità di ingresso nel cimitero locale delle ceneri del suo assistito, come da volontà dello stesso. L’ADS dichiara di non sapere se il suo assistito avesse già dei loculi a suo nome nel ns. cimitero. Consultando i registri del Cimitero risulta una cappella gentilizia intestata al padre del defunto, a sua volta deceduto molti anni fa.
Quindi si chiede: il Comune è autorizzato ad informare l'Amministratore di Sostegno dell'esistenza di questa cappella, e il suo ex assistito ha diritto ad entrarvi in qualità di figlio ed erede del concessionario? Il problema si pone perché vi è in vita la sorella del defunto, che rifiuta ogni contatto con il fratello ora deceduto e con il suo ADS.
Tale sorella può opporsi all’ingresso del fratello nella cappella, e rivalersi con il Comune perché ha fornito l’informazione all’AdS, e autorizzato l’ingresso della salma nella Cappella in questione? Quali sono le modalità con cui possiamo eventualmente fornire le informazioni sulla Cappella all’ADS: una semplice comunicazione a fronte di istanza scritta, o un accesso agli atti con conseguente informazione ai contro interessati ( ovvero la sorella)? E dove finiscono le responsabilità del Comune in tutto questo?

Quesito del 30/01/2024

Demografici

Cancellazione per irreperibilità

In seguito a controlli da parte delle Forze dell’ordine e grazie a svariate informazioni ottenute, si è pervenuti a conoscenza che una persona residente in questo Comune risulterebbe irreperibile all’indirizzo indicato. Di conseguenza, viene chiesto di procedere alla cancellazione immediata dall’anagrafe del Comune in questione.
In questo caso si adotta una procedura diversa da quella solitamente utilizzata?

Quesito del 30/01/2024

Demografici

Trascrizione atto di nascita straniero

Un cittadino del Togo, deve prendere la cittadinanza italiana. Mi ha portato il suo atto di nascita originale tradotto e legalizzato, ma è presente solo l'anno di nascita, manca il giorno e il mese. Lui afferma che nel suo paese si indicava solo l'anno e che a seguito di una legge del suo paese in automatico veniva dato a tutti la data 31.12. Vi risulta ci sia qualche legge in merito o devo mandare l'interessato al consolato a farsi fare un'attestazione di individualità?

Quesito del 29/01/2024

Personale Tecnico LL. PP. Affari generali

Svolgimento attività commissario interno concorso

Il nuovo regolamento dell'ente prevede compensi anche per i commissari interni nella misura di cui al DPCM 2020.
Si chiede:
- in analogia alla possibilità che il RUP partecipi alle commissioni (appalto) se anche il responsabile del procedimento (per la stesura del bando conformemente al vigente regolamento) possa essere commissario della stessa procedura selettiva;
- l'attività di commissario (interno) se possa essere svolta entro l'ordinario orario di lavoro secondo quanto affermato dal parere reso dal DIP Funzione Pubblica al comune di XXX nel 2021 ove si legge che gli incarichi di commissari "si considerano attività di servizi a tutti gli effetti ..."

Quesito del 29/01/2024

Tributi Ragioneria

Accertamento TASI

Premesso che nel comune scrivente è stata deliberata l'applicazione della TASI, anno 2018, anche sulle seconde case (1 per mille).
Preso atto che il contribuente in questione possiede nello stesso comune un'abitazione principale e una seconda casa.
Visto l'accertamento per omesso versamento TASI 2018 emesso nell'anno 2023, calcolato sulla seconda casa.
Si richiede consulenza in merito alla regolarità dell'accertamento emesso, in quanto, il contribuente sostiene non sia dovuto perché:
- il comune è a conoscenza che l'immobile è occupato dal figlio in quanto lo stesso è titolare di utenza TARI;
- nella seconda casa risiede il figlio ed il calcolo della TASI rispettivamente del proprietario e dell'occupante non superano, singolarmente la soglia minima di 12 euro (precisiamo che, come da regolamento comunale, l'importo minimo dovuto ai fini TASI è da intendersi come tributo complessivo da versare su base annua sia dal possessore che dall'eventuale occupante).
Inoltre, il proprietario (padre), non ha redatto un comodato d'uso dell'immobile al figlio e non ha fatto dichiarazioni ai fini TASI.
Quindi è possibile emettere sanzione non solo per omesso versamento, ma anche per omessa dichiarazione?

Quesito del 29/01/2024

Affari generali Tecnico LL. PP.

Incentivi tecnici

L'art. 45, co. 5, del D. Lgs. 36/2023 dispone: "Il 20% delle risorse finanziarie di cui al comma 2, escluse le risorse che derivano da finanziamenti europei o da altri finanziamenti a destinazione vincolata, incrementato delle quote parti dell’incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte o prive dell’attestazione del dirigente, oppure non corrisposto per le ragioni di cui al comma 4, secondo periodo, è destinato ai fini di cui ai commi 6 e 7", pertanto da destinare alla formazione di personale e all'acquisizione di beni e tecnologie funzionali a progetti di innovazione. Alla luce di quanto sopra esposto si chiede cosa si intende per "finanziamenti a destinazione vincolata" e se per "finanziamenti a destinazione vincolata" vengano intesi tutti i trasferimenti vincolati di Regioni, Stato e Unione Europea e se pertanto restano esclusi solamente gli stanziamenti provenienti da entrate proprie dell'Ente.

Quesito del 29/01/2024

Personale

Progressioni economiche nella stessa area

Il quesito in oggetto riguarda la valutazione della posizione di un dipendente pervenuto in mobilità nel 2021, che chiede di valorizzare il proprio status pregresso nell’ambito della selezione per le progressioni economiche. Il CCI parte giuridica 2023-2025 ed economica 2023 è stato sottoscritto il 29.12.2023. Per la partecipazione alla selezione viene stabilito dallo stesso per il 2023 il requisito minimo di tre anni di permanenza nella posizione economica. Quindi gli anni oggetto di considerazione sono il 2022-2021-2020.
Sotto il precedente CCNL 2018 la Giurisprudenza (es. Cass. Lavoro 16135/2018) aveva elaborato il principio che nei trasferimenti d’azienda il lavoratore ha diritto a mantenere il trattamento economico e normativo acquisito, ma non alla parificazione totale a ogni effetto con i dipendenti già in servizio presso il datore di destinazione, non potendo il prestatore far valere l’anzianità pregressa maturata presso l’azienda cedente per rivendicare ricostruzioni di carriera sulla base della diversa disciplina applicabile al cessionario, sul presupposto che l'art. 2112 c.c. non legittima l'assoluta parificazione dei dipendenti trasferiti a quelli già in servizio presso il cessionario.
L'art. 14 del CCNL 2022 fissa invece direttamente i criteri di selezione e al c. 2 lett. d dispone che l'esperienza da valutare è quella "nella stessa od altra amministrazione".
Si chiede:
1) se l’antinomia rilevata tra l’art. 2112 C.C. come interpretato dalla Cassazione e l’art. 14, c.2, lett. d, n.2, vada risolta ai sensi dell’articolo 2, comma 2, D.Lgs. 165/2001 dal quale si evince che la legge si sostituisce al contratto, ad eccezione che la stessa contrattazione collettiva sia successiva.
2) se è corretto applicare il CCNL 2022 considerando l’anno 2021 “coperto” dalla previsione dello stesso, e quindi valutare l’anno maturato l’anno maturato presso altra amministrazione, considerando anche che, ai sensi dell’art. 2, c.1 del medesimo, la parte giuridica ed economica concerne il periodo 2019/2021.