Quesiti
Quesito del 25/10/2023
Ragioneria Tecnico LL. PP.
Concessioni loculi cimiteriali
L'Amministrazione intende costruire, nell'anno 2024 una nuova batteria di loculi comunali. Vorrebbe però iniziare già ora a darli in concessione "sulla carta" ed incassare i proventi. E' possibile procedere in questo senso o è vietato?
Quesito del 24/10/2023
Demografici
Rilascio estratti e copie integrali
Uno studio di genealogia ci richiede l’invio di copie integrali e/o estratti per riassunto di alcuni atti di stato civile (nascita, matrimonio e morte) di alcuni cittadini, completi del dato di maternità e paternità, al fine di “espletamento pratica successoria”.
Trattasi di tutti atti a cavallo tra l’’800 ed i primi del ‘900.
Ora, considerato che:
- l’art. 106 del DPR 396/2000(Ordinamento dello Stato Civile) norma il rilascio ed il contenuto delle annotazioni riportate negli estratti per riassunto degli atti di Stato Civile;
- Il successivo art. 107 permette il rilascio della copia integrale “soltanto su espressa richiesta da chi vi ha un interesse ed il rilascio non è vietato dalla legge”
- l’art. 3 del DPR n. 432/1957 prevede che l’indicazione del dato relativo alla maternità e paternità è sempre omesso dai certificati tranne che “per l'esercizio di doveri o di diritti derivanti dallo stato di legittimità o di filiazione, a richiesta dell'Amministrazione o dell'interessato”
- il Regolamento UE sulla privacy ha abrogato l’art. 117 del Codice Privacy che permetteva il rilascio delle copie degli atti decorsi 70 anni dalla loro formazione;
Questo ufficio intenderebbe:
- riconoscere la mail inviata, contenente la richiesta e corredata da scansione del documento di identità del richiedente, certa (in quanto proveniente da PEC) e qualificabile come “espressa richiesta”;
- ritenere la “pratica successoria” in sostanza la ricerca di eredi e, pertanto, soddisfacente il requisito di “interesse qualificato a tutela di una situazione giuridicamente rilevante”
- inviare non gli estratti ma le copie integrali (dando applicazione pertanto all’art. 107 di cui sopra), anche se, nella sostanza la copia integrale chiaramente riporterà tutti i dati dell’atto essendo, di fatto, una fotocopia munita di autenticazione di conformità all’originale;
- specificare nella formula dell’autentica: “rilasciata a…come da richiesta in data…prot…per uso pratica successoria”
Oppure si ritiene necessario richiedere ulteriori informazioni, tipo in forza di che atto (incarico, mandato…) Ci sembrerebbe però una sorta di aggravio procedurale considerato che l’interesse giuridicamente rilevante parrebbe essere sostanziato dalla ricerca per successione…
Quesito del 24/10/2023
Demografici
Annotazione di separazione consensuale
Abbiamo ricevuto dal Tribunale l'omologa per una separazione consensuale.
Dovendo procedere con l'annotazione sull'atto di matrimonio, vorremmo avere alcuni chiarimenti su due punti: 1. avendo scelto il regime della comunione dei beni, occorre apporre l'annotazione per lo scioglimento del vincolo patrimoniale e con quale decorrenza, considerato che, il decreto riporta la seguente dicitura finale "così deciso nella camera di consiglio svolta in forma telematica il 29.06.2023" ed eventualmente, quale potrebbe essere la relativa annotazione da utilizzare?;
Il secondo dubbio riguarda l'inserimento della data dell'annotazione di separazione. Dovrà essere indicata la data con cui viene disposta la separazione consensuale (29.06.2023) oppure la data del decreto di omologazione (30.06.2023) o quella in cui è passata in giudicato (25/07/2023)?
Quesito del 24/10/2023
Demografici
Iscritto AIRE con due nomi, ma nell'atto di nascita ce ne sono tre
Abbiamo ricevuto dal Consolato Generale d’Italia in Rosario (ARGENTINA) per un nostro cittadino iscritto all’Aire nel 1996 i rispettivi atti di matrimonio e di divorzio da trascrivere, nonché l’atto di nascita della figlia dello stesso per conseguente iscrizione all’Aire insieme al padre.
La persona in questione risulta iscritto anagraficamente con due nomi di battesimo, ma verificando l’atto di nascita trascritto nei registri dell’anno 1996 i nomi sarebbero tre. Non vi è alcuna annotazione a margine.
In tutti gli atti pervenuti dal Consolato (matrimonio, sentenza di divorzio con passaggio in giudicato, atto di nascita della figlia) vi sono sempre tutti e tre i nomi di tale Signore, anche nella copia del documento d’identità argentino dello stesso. Solo nel modello Cons01 di “Variazione dello stato civile” per lui e nelle note di trasmissione del Consolato il Sig. è indicato con i soli due primi nomi (ma fino ad ora era sempre stato iscritto così in AIRE…).
Non capendo la ragione che a suo tempo ha portato a dimenticarsi il terzo nome (forse un errore materiale dell’allora collega, mai rilevato neanche dal Consolato o dallo stesso interessato), si chiede se, dovendo adesso procedere ad aggiornare lo stato civile del cittadino in questione, sia possibile rispristinare il nome completo, tanto più che gli atti da trascrivere lo riportano. Basterebbe variare in Aire il nominativo senza particolari provvedimenti (visto che l’atto di nascita è già trascritto e riporta tutti e tre i nomi)? Farlo presente al Consolato allegando copia integrale dell’atto di nascita nel momento in cui assicuriamo l’avvenuta trascrizione degli altri atti?
Quesito del 24/10/2023
Demografici
Iscrizione anagrafica cittadino U.E.
Richiesta la prima iscrizione anagrafica in Italia di cittadina romena non lavoratrice ( incinta) , la stessa è convivente con cittadino romeno, regolarmente iscritto in questa anagrafe, lavoratore autonomo con partita iva .
Il requisito della disponibilità di risorse economiche sufficienti deve essere proprio dell'interessata oppure può essere del compagno ?
Inoltre nella dichiarazione si deve allegare l'estratto conto ?
Quesito del 24/10/2023
Personale
Posizione organizzativa in caso di malattia
In caso di assenza prolungata per malattia di un dipendente titolare di posizione organizzativa, deve essere erogata l'indennità di posizione allo stesso?
Quesito del 24/10/2023
Personale
Liquidazione produttività anno 2022
Questo Comune deve provvedere alla liquidazione della produttività dell'anno 2022, si trova nella situazione di avere un sistema di valutazione ormai molto obsoleto e pertanto richiede una valutazione sulle seguenti casistiche:
1) il P/T va riproporzionato sulla base del tempo-lavoro?
2) quali tipologie di assenze influiscono ai fine della liquidazione (alcuni es. legge 104, aspettativa non retribuita, malattia)?
3) per un funzionario di elevata qualificazione che lo scorso anno è stato assente 3 mesi per congedo parentale assistenza handicap ad un familiare deve essere riproporzionata l'indennità di risultato?
Quesito del 24/10/2023
Ragioneria Affari generali Amministrazione digitale
Contributo a consorzio privato
Si chiede se il Comune possa concedere un contributo a un Consorzio di imprese turistiche riconosciuto dalla Regione Veneto con LR 11/2013 che propone al Comune di realizzare un evento a forte rilevanza turistica, con una ingente spesa.
Il Comune entrerà nell’iniziativa come co-promotore: la scelta dell’agenzia a cui affidarsi, così come altre scelte organizzative, verrà fatta in modo condiviso, ma sarà il Consorzio ad affidare i servizi, pagando i corrispettivi all’agenzia di eventi e agli altri fornitori all’uopo individuati. Il Comune parteciperà alla fine alla spesa in quota parte.
Si chiede se il Comune possa erogare un contributo, in forza di un accordo di collaborazione che stabilisca obblighi e diritti ex art 15 della L.241/1990. Il dubbio sta nel fatto che il macro aggregato 04 di spesa quando destinato a imprese private genera l’assoggettamento alla normativa sugli aiuti di stato. In quest’ultimo caso, infatti, il Consorzio asserisce di non essere tenuto al rispetto del De Minimis e si chiede quindi conferma a voi, per capire limiti e confini di questa normativa nel caso in questione.
In alternativa, il comune potrebbe pagare una fattura dell’agenzia di eventi all’uopo individuata, stabilendo nell’accordo di collaborazione questa modalità di pagamento? Peraltro, l’importo posto a carico del Comune sarebbe sotto la soglia di affidamento diretto (l’importo totale, invece, sarebbe sopra soglia).
Ultima spiaggia, pagare una fattura al Consorzio, ma in questo caso si sconterebbe l’iva in due passaggi (Consorzio-Agenzia di Eventi + Consorzio – Comune) e si vorrebbe evitare, al fine di “massimizzare” lo sforzo economico.
Quesito del 24/10/2023
Tecnico LL. PP. Polizia
Standard urbanistici
E' stato chiesto a questo Comune un parere preventivo per lo spostamento di una superficie commerciale da un immobile ad un altro al fine di corrispondere meno standard/oneri.
Il richiedente è proprietario di due immobili ad uso commerciale all’interno del Nucleo di Antica Formazione (ex centro Storico) e un ulteriore fabbricato a destinazione artigianale all’interno della zona produttiva esistente. L’attività del richiedente non riguarda la commercializzazione di alimentari.
Gli immobili commerciali rispetto al magazzino distano circa 400 mt.
Di fatto il richiedente vorrebbe modificare il cambio di destinazione d’uso da commerciale a residenziale dei fabbricati all’interno del centro storico e traferire l’attività commerciale nel magazzino in zona produttiva. Le norme tecniche della zona consentono la presenza delle attività commerciali purché non alimentari.
Il fine ultimo del richiedente è recuperare la differenza degli standard dovuta alla diminuzione del carico urbanistico in centro storico e trasferirla nella zona produttiva.
E’ possibile tale trasferimento sia per quanto riguarda gli standard da cedere che dagli oneri da versare?
Quesito del 24/10/2023
Affari generali
Nomina Presidente e CdA di istituzione culturale
Il Sindaco deve procedere al rinnovo del Presidente e Cda di un'istituzione .
1) Ha pubblicato un avviso per raccogliere candidature secondo i criteri ed indirizzi approvati dal Consiglio con apposito atto deliberativo.
Presenta la candidatura anche il Presidente uscente.
Nei criteri adottati dal Consiglio si prevede:
14. Rinnovo degli organi amministrativi di competenza del Comune
1. Gli organi amministrativi di competenza del Comune, attivi, consultivi e di controllo, comunque denominati, devono essere ricostituiti entro il termine della loro scadenza.
2. In caso di riconferma nell’incarico di un membro già nominato/designato, il Sindaco procede senza la previa pubblicazione dell’avviso attraverso proprio decreto.
Si chiede se si condivide con lo scrivente che questa sia solo un'opzione di semplificazione di procedere senza bando ma che il Sindaco stante la possibilità codificata di un rinnovo possa comunque procedere alla nomina del Presidente anche dopo l'avviso pubblico.
L'evidenza pubblica, come principio generale, comunque consente di "riscegliere" il candidato, anche a seguito di un migliore contemperamento dell'interesse pubblico rivalutando più curriculum, che poteva essere "confermato" anche senza avviso.
Tesi opposta potrebbe basarsi sull'uso indicativo di procedere (Sindaco procede) ma non può passare il principio che uno non può essere rinnovato dopo un iter pubblico di trasparenza.
2) Gli stessi criteri consiliari prevedono altresì :
12. Durata degli incarichi
1. Gli amministratori restano in carica per tutto il mandato del sindaco che li ha nominati ed esercitano le loro funzioni fino all’insediamento dei nuovi amministratori, salvo che disposizioni contenute negli statuti, atti costitutivi, regolamenti o qualsiasi altro atto degli organismi esterni dispongano diversamente.
2. Gli incarichi per i quali la legge prevede una durata coincidente con quella della legislatura comunale scadono il centocinquantesimo giorno successivo alla data della prima seduta del
nuovo Consiglio comunale.
E' corretto sostenere che avendo questi incarichi la durata pari a quella del mandato del Sindaco non si applica non essendo una società partecipata in house , in forza del rinvio espresso operato dal già citato art. 1, 3° comma,
TUSP la cd. prorogatio di 45 giorni prevista dal codice civile .
Per tutte le società a partecipazione pubblica diverse dalla società in house, trova infatti applicazione la disciplina codicistica della “cessazione degli amministratori” di cui all’art. 2385 c.c., il cui 2° comma dispone che «la cessazione degli amministratori per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il consiglio di amministrazione è stato ricostituito».
La previsione in parola – applicabile a tutte le società a partecipazione pubblica, diverse dalle in house – ha inteso dunque garantire la continuità di funzionamento della società, evitando che la cessazione della carica possa creare situazioni di vuoto o stallo dell’organo amministrativo, pregiudizievoli per la conduzione dell’impresa. Vale anche per l'istituzione ? od opera la prorogatio di 45 giorni ?