Quesiti
Quesito del 21/01/2019
Ragioneria
Scritture contabili p.p.p. effic. Energ. Scuole
Nel bilancio 2018 sono stati previsti € 2.054.550,00 in entrata cod. 40200.03.0300 "FINANZIAMENTO ESCO EFFICIENTAMENTO ENERGETICO POLO SCOLASTICO" e in uscita cod. 04022.02.0304 " EFFICIENTAMENTO ENERGETICO POLO SCOLASTICO". Il progetto realizzato e presentato da una ESCO "Energe spa"incaricata dall'Ente era risultato assegnatario di contributi Bando Free Regione Lombardia. E' stata quindi esperita nel corso del 2018 dalla CUC della Provincia BG gara d'appalto per l'assegnazione dei lavori. Alla gara ha partecipato la stessa Energe e una seconda ditta Mieci alla quale sono stati aggiudicati definitivamente i lavori con DD 232 del 30/11/2018. La ditta Energe ha presentato ricorso il tutto è stato sospeso e il TAR di Brescia si esprimerà a febbraio 2019. Le spese di gara e per opposizione al ricorso sono state impegnate in parte corrente. I suddetti due capitoli non sono stati movimentati . E' bene che inserisca impegno e accertamento per l'intera quota con la DD di aggiudicazione creando FPV o visto che il bilancio 2019 è in itinere iscrivo nuovamente in competenza gli stanziamenti ? i capitoli non verranno comunque mai movimentati perchè tutte le spese verranno sostenute dalla ditta aggiudicataria che incasserà anche i contributi. L'Ente sottoscriverà quindi con la ditta un contratto di rendimento energetico per la durata di anni 20.
Quesito del 21/01/2019
Tecnico LL. PP.
Realizzazione serre
Buongiorno, si intendono realizzare delle serre fisse. L’art. 59 comma 4 della L.R. Lombardia prevede che non si possa superare il rapporto di copertura del 40% dell’intera superficie aziendale. Nel calcolo della superficie aziendale è possibile includere anche dei terreni con vincolo paesaggistico, di fatto non edificali? È possibile procedere alla realizzazione delle succitate serre con la SCIA alternativa al Permesso di Costruire?
Quesito del 21/01/2019
Demografici
Permesso di soggiorno per casi speciali
Riceviamo la richiesta di residenza di un cittadino straniero con permesso di soggiorno per "CASI SPECIALI" (dicitura presente sul permesso di soggiorno). Il cittadino è privo di passaporto o di qualsiasi altro documento al di fuori del permesso (valido due anni) e del codice fiscale (a voce ci ha spiegato che aveva precedentemente fatto una richiesta di protezione internazionale) Volevo sapere se questa è una delle casistiche in cui si può prescindere dal possesso del passaporto, o se dobbiamo invece respingere la pratica per inammissibilità o incompletezza della richiesta e invitarlo ad ottenere prima il passaporto.
Quesito del 21/01/2019
Area PNRR Affari generali Ragioneria
Contributi ai comitati di fatto
Si chiede se possano essere concessi contributi a comitati di fatto e privati cittadini per l'organizzazione di festa patronali, eventi culturali etc. Se tra le spese ammissibili alla rendicontazione sia possibile includere la fornitura di materiale per rinfreschi?
Quesito del 21/01/2019
Tributi
Assegnazione casa coniuge superstite AIRE
Due coniugi residenti all'estero hanno diritto all'assimilazione ad abitazione principale del fabbricato posseduto in Italia (comproprietari al 50% ciascuno) in quanto soggetti AIRE "già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza" e in possesso dei requisiti necessari per l'esenzione: si chiede se sia applicabile a questa fattispecie il diritto di abitazione del coniuge superstite, cioè alla morte del coniuge (AIRE che possedeva il 50%), il coniuge superstite AIRE, già pensionato nel proprio paese di residenza, è soggetto passivo d'imposta al 100% per effetto del diritto di abitazione?
Quesito del 21/01/2019
Demografici
Iscrizione anagrafica d’ufficio
Su segnalazione di un altro Comune è stato avviato un accertamento d'ufficio, tramite vigili urbani, sulla residenza di un cittadino presso un indirizzo del nostro Comune. Il vigile ha accertato che il soggetto coinvolto effettivamente abita insieme alla compagna e ai due figli in una casa popolare (di cui sembrerebbe, sempre su segnalazione del vigile, non siano state fatte le relative assegnazioni). La compagna, insieme ai loro figli, abita lì già dal 2010. A questo punto stiamo procedendo ad aprire una pratica di iscrizione anagrafica d'ufficio, invitando il signore a presentare spontaneamente la dichiarazione di residenza entro il termine di 10 giorni dal ricevimento della relativa comunicazione. Se il signore non regolarizza la posizione come ci comportiamo? Lo iscriviamo d'ufficio? Il problema principale sta nel fatto che l'abitazione della compagna è di proprietà dell'ATER e abbiamo dei forti dubbi che il signore, ma anche la sua compagna abbiano il nulla osta per la residenza.
Quesito del 18/01/2019
Ragioneria Tecnico LL. PP.
Oneri urbanizzazione entrata vincolata
Ricordo che fino al 31/12/2017 i proventi per permessi di costruire e gli oneri di urbanizzazione NON erano considerate ai fini del D.Lgs. 118/2011 entrate vincolate atte a determinare avanzo vincolato, ma poi deve essere subentrata o una modifica ai principi contabili o una circolare Arconet, o un articolo della finanziaria 2018, che, mi pare di ricordare, avesse chiarito che dal 01/01/2018 tali tipologie di entrate DOVEVANO essere considerate entrate vincolate atte a costituire AVANZO VINCOLATO. Ho fatto una ricerca ma non ho trovato nulla che confortasse tale mio ricordo. Poiché mi sono accorto che nel programma software non avevo inserito un fleg che mi potesse indicare tali entrate tra le entrate vincolate e, ugualmente, i pagamenti delle spese finanziate da tali entrate come pagamento di entrate vincolate, in modo che mi andasse in automatico ad avanzo vincolato la differenza positiva tra tali entrate e tali spese, chiedo se il mio ricordo è corretto, e pertanto devo ora ricostruire extracontabilmente tale dato, o se invece dimentico qualcosa per cui anche per il 2018 è corretto non inserire tale differenza tra entrate e spese nell’avanzo vincolato.
Quesito del 18/01/2019
Demografici
Trascrizione di un atto di matrimonio contratto all'estero tra persone dello stesso sesso e successiva modifica del sesso di una delle due parti
Desidererei avere supporto per il caso che di seguito descrivo: nell'anno 2016 è stato trascritto nel registro delle unioni di questo comune, un atto di matrimonio contratto in Brasile, tra due persone dello stesso sesso, uno dei quali di cittadinanza italiana qui iscritto in APR. Successivamente con pratica di ricongiungimento familiare il cittadino straniero, parte dell'unione civile, ha ottenuto il permesso di soggiorno e l'iscrizione in questa APR. Ora il cittadino straniero produce: a) certificato di nascita e matrimonio con traduzione ed apostille, nei quali è presente l'annotazione di cambio genere da maschile a femminile e di cambio generalità (nome femminile). b) nuovo passaporto con nuove generalità c) vecchio passaporto (annullato) e chiede di adeguare i suoi dati anagrafici ai nuovi presenti nei documenti prodotti. Lo scrivente ufficio ritiene di poter procedere in tal senso sulla scorta della documentazione prodotta. Si chiede se tale ipotesi sia condivisa. La perplessità maggiore riguarda invece la pregressa trascrizione nel registro delle unioni dell'atto di matrimonio contratto all'estero, ora che le parti non sono più dello stesso sesso, cosa fare di quell'atto. Ricordo che siamo in possesso di un originale dell'atto di matrimonio con l'annotazione di cambio genere, è opportuno effettuare una nuova trascrizione nel registro dei matrimoni?
Quesito del 18/01/2019
Demografici
Cittadinanza jure sanguinis
Questo comune si trova a dover esaminare una pratica di cittadinanza jure sanguinis di una cittadina brasiliana ora qui residente . Il caso: la persona dichiara di discendere da un avo italiano nato in Campania nel 1888. Dalla documentazione in suo possesso si evince che l’avo risulta arrivato in Brasile il 15/09/1899 in minore eta’. La rivendicante lo status di cittadina italiana è in possesso del Certificato negativo di naturalizzazione di questo soggetto e degli atti di nascita – matrimonio e morte di tutti i suoi discendenti fino ad arrivare agli interessati. Da alcune dispense pervenute in occasione di corsi riguardanti l’argomento in questione è emerso che prima del 01.07.1912 l’avo minorenne perdeva la cittadinanza italiana in caso di naturalizzazione del padre ai sensi della legge n. 23 sull’emigrazione del 31 gennaio 1901, art. 36. Nel caso esposto : avo nato nel 1888 ed emigrato nel 1899 è sufficiente il negativo di naturalizzazione di questa persona o è indispensabile anche quello del padre (persona maggiorenne al momento dell’arrivo sul suolo Brasiliano) ? Nell’ipotesi che sia necessario il certificato del padre devono essere prodotti dalla richiedente anche tutti gli altri documenti previsti dalla Circolare K.28.1 ( NASCITA MATRIMONIO E MORTE) per questa persona? Qualora risulti necessario richiedere una integrazione alla richiesta presentata perché incompleta come si puo’ procedere nell’istruttoria della pratica? E’ possibile procedere ad una sospensione in attesa di ricevere la documentazione mancante? Vi saremmo grati se gentilmente potreste allegare degli esempi di modulistica perché ne siamo privi e siamo un comune piccolo- non strutturato per la gestione di pratiche così complesse. Nel caso il soggetto non integri la documentazione presentata quale provvedimento si deve adottare e quali conseguenze possono subentrare all’iscrizione in anagrafe comunale di questi soggetti?
Quesito del 18/01/2019
Tributi
Giudice competente per ricorso avverso cartella esattoriale entrata patrimoniale
Gli importi dei solleciti notificati non riscossi per Mensa, scuolabus e Nido (entrate patrimoniali) verranno riscossi tramite cartella esattoriale tramite ruolo AER . Dobbiamo indicare sulla cartella tempi e modi di presentazione dell'eventuale ricorso. Sono in dubbio se sia competente il Giudice Ordinario o il Giudice di Pace. E in ogni caso, quale è la tempistica?