Quesito del 18 novembre 2024
In un affidamento diretto effettuato tramite la Piattaforma Telematica Gare, ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. b, del D.Lgs. n. 36/2023 e s.m.i., relativo a una progettazione con importo a base di affidamento di € 56.396,41, nella lettera di invito è previsto l’inserimento del preventivo di spesa nella busta economica. Si chiede se un concorrente che ha caricato il preventivo di spesa nella busta amministrativa debba essere escluso.
Quesito del 15 novembre 2024
In un affidamento diretto ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. b), del D.Lgs. n. 36/2023 e s.m.i., relativo a una progettazione, nella lettera di invito è specificato che lo sconto applicabile non può superare l’importo delle spese ed oneri accessori. Si chiede se, ai sensi della normativa sull’equo compenso, i preventivi con uno sconto superiore all’importo delle spese ed oneri accessori debbano essere esclusi e se l’affidamento debba essere assegnato al preventivo con uno sconto pari a tali spese ed oneri accessori.
Quesito del 23 gennaio 2024
In relazione al nuovo codice appalti le stazioni appaltanti qualificate possono fare procedure per i comuni, solo per importi sopra i 140.000 euro per servizi ed euro 500.000 per lavori oppure anche sotto tali importi se il comune delega? In questo ultimo caso chi prende il CIG?
Quesito del 8 gennaio 2024
Dal 1° gennaio 2024 entra in vigore l’obbligo di digitalizzazione del ciclo degli appalti. E non sono rilasciati più CIG SIMOG alle stazioni appaltanti non qualificate per appalti in cui serve la qualificazione. Entro il 31 gennaio, ciascuna Centrale di Committenza o Stazione Appaltante deve comunicare la disponibilità di piattaforme di approvvigionamento certificate di cui agli articoli 25 e 26 del Codice, di proprietà o per il tramite di accordi di servizio, a pena di decadenza della qualificazione. Il Comune non è capoluogo di provincia e fino al 31/12/2023 ha utilizzato il MEPa per appalti lavori per un importo a base d’asta fino a € 1.000.000 e per appalti servizi/forniture fino a € 200.000. Dopo il 31/01/2024 il Comune potrà continuare ad effettuare affidamenti fino alle suddette soglie in autonomia non essendo stato certificato?
Quesito del 26 ottobre 2023
Per un lavoro pubblico comunale computato con il listino della Regione Lombardia gennaio del 2023, non è previsto che venga messo in appalto applicando un ribasso per permettere di rientrare nella copertura di bilancio. Ma se un Comune procede lo stesso a ribassare il computo metrico estimativo del 10%, informando nel bando e capitolato le ditte partecipanti a quali violazioni normative potrebbe incorrere?
Quesito del 26 ottobre 2023
Rispetto ad un progetto finanziato per l'importo di € 304.042,52, di cui € 42.000 al netto IVA per lavori, € 192.800,00 al netto IVA per forniture ed €. 53980,52 per somme a disposizione. Si chiede se è possibile procedere con un affidamento per i lavori e per un altro affidamento, tramite procedura negoziata, per le forniture, nonché se sia possibile procedere per importi sotto soglia.
Quesito del 13 settembre 2023
E' obbligatorio allegare o citare il POS della sicurezza del cantiere di un lavoro pubblico nel contratto di appalto?
Quesito del 1 settembre 2023
In un lavoro pubblico comunale progettato con un computo metrico estimativo con il listino regione Lombardia gennaio 2023, è possibile scontarlo del 18% in sede di approvazione del progetto, per questioni di bilancio, inserendo sul frontespizio del computo metrico estimativo tale avvertimento e poi andare in gara avvisando le imprese anche sul bando gara?
Quesito del 8 agosto 2023
Oltre euro 40.000 è obbligatorio fare un Contratto oppure con il d.lgs 36.2023 tale limite è passato ad oltre € 140.000? Se il comune ha un Regolamento sugli appalti con il d.lgs 50.2016 che prevede il Contratto oltre gli € 40.000 vale questo Regolamento oppure il limite è quello di legge cioè oltre € 140.00 poiché il regolamento è decaduto?
Quesito del 19 luglio 2023
La locuzione "evidenza pubblica" si riferisce unicamente alle procedure aperte oppure ricomprende anche le procedure negoziate?
Quesito del 20 luglio 2023
Considerato che il Dipartimento per le politiche della famiglia, in data del 22 giugno 2023, ha pubblicato le Linee operative sull’ammissibilità delle spese in cui è precisato che i Comuni beneficiari del finanziamento di cui sopra possono utilizzare le risorse assegnate per riconoscere contributi economici, le spese ammissibili sono: 1. acquisizione di beni e servizi: direttamente o tramite una procedura di appalto prevista dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici, a condizione che siano strumentali agli interventi da realizzare per il potenziamento delle attività; 2. sottoscrizione di atti: protocolli, intese, convenzioni o contratti, stipulati secondo la normativa vigente, con altri enti pubblici e privati, finalizzati a disciplinare la collaborazione, anche sotto il profilo economico o l’affidamento in gestione, per la realizzazione degli interventi; 3. realizzazione di interventi: ristrutturazione di immobili o riorganizzazione degli spazi dedicati alle attività, di cui all’art. 42, comma 1, del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48; 4. elargizione di contributi economici: rimborsi alle famiglie con figli minori che frequentano le attività organizzate dai centri estivi, dai servizi socio-educativi territoriali e dai centri con funzione educativa e ricreativa. Si chiede se per il punto 2 ci si può procedere ,con un avviso esplorativo di ASSOCIAZIONI, APS,ETS disposti a collaborare, valutazione e scelta dei progetti e trasferimento dei contributi, trattandosi appunto di contributi a fondo perduto...anche se il valore supera i 5000 euro ? oppure è necessario avvalersi dell'istituto della co-progettazione ed effettuare piccole convenzioni con tutti i partecipanti ai sensi della l-241/90? per il punto 3, è necessario un affidamento diretto ai sensi del D.Lgs 36/23?
Quesito del 13 luglio 2023
Il Comune entro il 31/08/2023 deve affidare lavori per intervento finanziato da fondi PNRR per un importo di € 560.000,00 oltre IVA. I servizi di progettazione sono stati affidati prima dell'entrata in vigore del nuovo codice dei contratti D.Lgs. 36/2023 e dunque la documentazione di gara nonché il progetto esecutivo (in particolar modo il capitolato) sono stati formulati in considerazione del D.Lgs. 50/2026. Vista la circolare esplicativa del Ministero Infrastrutture e Trasporti del 12/07/2023 inerente "Il regime giuridico applicabile agli affidamenti relative a procedure afferenti alle opere PNRR e PNC successivamente al 1 luglio 2023 - Chiarimenti interpretativi e prime indicazioni operative", è chiaro che la normativa applicabile, anche dopo il 1 luglio 2023, in tema di affidamenti e contratti PNRR e assimilati, anche per i Comuni non capoluogo è: - il decreto legge n. 77/2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 108/2021, nonché il decreto-legge n. 13/2023 relativamente alle procedure di gara (articolo 225 comma 8 del Dlgs. n. 36/2023); - è quella derogatoria di cui al regime speciale previsto dall'art. 52 comma 1lettera a) numero 1.2 del decreto-legge n. 77/2021 relativamente alla non applicazione del sistema di qualificazione del nuovo codice dei contratti (art. 62 e 63) fino al 31/12/2023. Si chiede: Visto che la procedura di gara e il relativo affidamento dei servizi di progettazione si sono conclusi prima del 01/07/2023 ed ora dobbiamo procedere a predisporre la documentazione di gara per l'affidamento dei lavori, il capitolato costruito secondo le disposizioni del D.Lgs. n. 50/2016 deve essere riformulato secondo il D.Lgs. n. 36/2023?
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