Quesito del 14 marzo 2025
È pervenuto dal Consolato un decreto di cittadinanza a nome di X, che è stato regolarmente trascritto. È inoltre pervenuto un atto di nascita estero a nome di Y, accompagnato da un certificato di cambio di nome e cognome, dal quale risulta che Y ha modificato il proprio nome e cognome in X. L'atto di cittadinanza è stato trascritto come X. Si chiede come procedere per la trascrizione dell'atto di nascita: è corretto trascrivere l'atto e annotare contestualmente il cambio di nome e cognome? Nell'intestazione dell'atto di nascita deve comparire Y?
Quesito del 12 marzo 2025
Sono pervenuti a questo ufficio atti di stato civile con richiesta di trascrizione da parte di uno studio legale, che ha allegato l'ordinanza del Tribunale con cui sono stati riconosciuti cittadini italiani il ricorrente e la figlia minore a cui gli atti si riferiscono. È stato inoltre trasmesso l'atto di nascita di una seconda figlia minore, non inclusa nell'ordinanza né nell'elenco degli atti trasmessi, ma solo menzionata in una mail dello studio per confermare l'avvenuta protocollazione della documentazione. Si chiede se l'atto della seconda figlia, non inclusa nella sentenza, debba essere trascritto e, in caso affermativo, se sia necessario integrare il nominativo nella richiesta.
Quesito del 11 marzo 2025
Un cittadino straniero è diventato cittadino italiano tramite decreto del Presidente della Repubblica o del Prefetto. Nell'atto di nascita il luogo di nascita non corrisponde esattamente a quello indicato nel decreto. Si deve certificare come luogo di nascita esatto quello riportato nel decreto o quello indicato nell'atto di nascita?
Quesito del 10 marzo 2025
Uno studio genealogico francese mi ha richiesto l'estratto di nascita plurilingue di alcuni soggetti nati e residenti in questo Comune. Posso procedere al rilascio senza ulteriori adempimenti? È necessario comunicare agli interessati la richiesta dello studio e, di conseguenza, ottenere il loro assenso? Oppure devo rifiutare il rilascio?
Quesito del 7 marzo 2025
Una nostra cittadina ha prestato giuramento ed è divenuta cittadina italiana ai sensi dell’art. 9 della Legge 91/1992. Il giorno successivo al giuramento ha presentato l’originale dell’atto di nascita, tradotto e legalizzato, unitamente alla richiesta di trascrizione dello stesso. In merito a tale procedura, si pongono i seguenti quesiti: - La domanda di trascrizione dell’atto di nascita è soggetta all’imposta di bollo? - Il permesso di soggiorno deve essere consegnato ai nostri uffici per la successiva trasmissione alla locale Questura?
Quesito del 20 febbraio 2025
Un cittadino filippino, prossimo alla cittadinanza italiana per naturalizzazione, ha presentato una "dichiarazione per registrazione tardiva di nascita", rilasciata nelle Filippine e da lui stesso effettuata all'età di 22 anni. Si chiede se tale documento potrà essere trascritto nei registri dello stato civile italiano una volta ottenuta la cittadinanza.
Quesito del 18 febbraio 2025
Una cittadina, divenuta italiana a seguito di decreto, ha presentato il proprio atto di nascita riportando generalità differenti da quelle attualmente in uso. All'atto della naturalizzazione, risulta registrata con un cognome acquisito in seguito al matrimonio, mentre nell'atto di nascita compare un cognome differente, accompagnato dal patronimico. Si chiede come procedere alla trascrizione dell’atto di nascita, quale nome e cognome debbano essere utilizzati, se includere o meno il patronimico e, nel caso, quali annotazioni apportare.
Quesito del 5 febbraio 2025
In un atto di nascita iscritto in Parte I serie A anno 2002, il padre ha dichiarato che dall’unione naturale con la madre, cittadina italiana, è nata una figlia. Tuttavia, nel testo dell’atto, viene riportato come dichiarante solo il padre e non la madre, sebbene quest'ultima abbia firmato l'atto insieme al padre. Poiché nell’atto non risulta il nominativo della madre, la ragazza intestataria dell’atto, ormai maggiorenne, può chiedere la correzione dell’atto all’Ufficiale dello stato civile? Se sì, quale documentazione deve presentare? Oppure è necessario che la correzione venga richiesta in Tribunale?
Quesito del 4 febbraio 2025
Cittadini marocchini sposati (matrimonio celebrato presso il consolato marocchino di Torino) aspettano un bambino. Per evitare di trovarci impreparati in caso di dichiarazione presso il comune, è possibile che solo uno dei genitori (padre o madre) effettui la dichiarazione? Inoltre, nel caso in cui entrambi i genitori si presentino per la dichiarazione all'interno del matrimonio, è necessario che entrambi firmino l'atto, anche se sono sposati?
Quesito del 4 febbraio 2025
Un'ordinanza del Tribunale di Roma riporta il cognome di un beneficiario come "X Y", mentre nell'atto di nascita il cognome corretto risulta essere "Y Z". Si chiede se sia corretto procedere con la trascrizione dell'ordinanza così come pervenuta, informando l'avvocato richiedente che l'atto di nascita non sarà trascritto se non verrà fornita una correzione del cognome nell'ordinanza stessa.
Quesito del 31 gennaio 2025
Posso trascrivere il certificato di nascita di un bambino nato in Spagna, figlio di una cittadina italiana residente in Italia e di un padre irreperibile, presumibilmente di cittadinanza uruguaiana? Posso iscrivere il bambino in anagrafe con la madre? Posso rilasciare la carta di identità non valida per l'espatrio se la madre non presenta il nulla osta rilasciato dal giudice tutelare?
Quesito del 27 gennaio 2025
A metà dicembre è arrivato dall'ospedale un atto di dichiarazione di nascita corredato dell'attestazione di nascita ai fini della trascrizione, in quanto i genitori, di nazionalità macedone, sono residenti nel nostro Comune. Sull'atto di dichiarazione di nascita, così come sull'attestazione, è riportato il sesso: FEMMINILE. Tuttavia, i genitori, recandosi all'ASL per pratiche relative al neonato, si sono accorti che c'era un errore nell'indicazione del sesso, in quanto il bambino è un MASCHIO. I genitori si sono quindi presentati in Comune per chiedere la rettifica del sesso sull'atto di nascita, mostrando la lettera di dimissione in cui il sesso è correttamente indicato come MASCHIO. Dopo aver verificato che l'errore deriva dall'attestazione di nascita, li abbiamo indirizzati all'ospedale dove è nato il bambino per richiedere la correzione dei documenti. Considerata la particolarità del caso, chiediamo: quale tipo di documentazione dovremmo richiedere all'ospedale? Sarà sufficiente ricevere l'atto di dichiarazione di nascita e l'attestazione di nascita con la correzione controfirmata, o è opportuno che venga allegata una dichiarazione in cui si evidenzia l'errore e che ci richieda di rettificare l'atto? Quali sono le modalità per procedere alla rettifica dell'atto di nascita in questione?
Quesito del 11 dicembre 2024
Ci è pervenuta una richiesta da parte di una signora per ottenere le copie integrali degli atti di nascita di due dei suoi zii, nati nel 1949 e nel 1955. La richiedente intende verificare i genitori e il dichiarante delle nascite, in quanto suo nonno, deceduto nel 1945 in un campo di concentramento tedesco, non poteva essere il padre di entrambi, che portano il suo stesso cognome. La signora sostiene che la richiesta è finalizzata a comprendere meglio la storia familiare e non per motivi economici o legali. L’art. 107 del DPR 396/2000 stabilisce che il rilascio degli atti deve essere fatto a chi ha un interesse giuridicamente rilevante. Ho esaminato gli atti e risulta che i genitori dichiarati nelle nascite del 1949 e 1955 sono i nonni della signora, con la dichiarazione fatta dall'ostetrica nel 1949 e dalla nonna nel 1955. In anagrafe, la nonna risulta vedova dal 1947 e successivamente si è trasferita in un altro comune. La richiesta riguarda un interesse che può essere considerato giuridicamente rilevante? Inoltre, in casi come questo, si applica anche l’art. 22 della legge 241/1990 per informare la controparte della richiesta di accesso agli atti?
Quesito del 11 dicembre 2024
Ci è pervenuta la richiesta da parte di un cittadino argentino di copia integrale dell'atto di nascita di un antenato italiano nato nel nostro Comune, con la specifica che il documento debba essere apostillato. Per l'Argentina, abbiamo sempre inviato l'estratto plurilingue o la copia integrale autenticata dall'ufficiale dello stato civile, senza apostille o legalizzazioni. È realmente necessaria l'apostille? Se sì, l'ufficio competente è la Prefettura locale, ma deve essere il richiedente a richiedere l'apostille?
Quesito del 31 ottobre 2024
Il Comune X, in qualità di comune di nascita, ha redatto un atto di nascita che riconosce la genitorialità di due mamme e lo ha trasmesso al Comune Y, che è il comune di residenza, per la relativa trascrizione. Quali sono le procedure e i comportamenti che deve adottare l'Ufficiale di Stato Civile del Comune Y ai fini della trascrizione dell'atto di nascita?
Quesito del 24 ottobre 2024
Si chiede se sia obbligatorio inserire nel corpo dell’atto di nascita di un neonato la dicitura relativa ai genitori non coniugati e la scelta del cognome del bambino, ai sensi della sentenza della Corte Costituzionale e della circolare del Ministero dell’Interno, come riportato di seguito: A dimostrazione che non sussistono impedimenti al riconoscimento, i dichiaranti hanno presentato una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’assenza di impedimenti. Questo documento, munito del mio visto, verrà inserito nel volume degli allegati a questo registro. I dichiaranti, in accordo tra loro, dichiarano di attribuire al proprio figlio il solo cognome XXXX, in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 131/2022 e della circolare n. 63/2022 del Ministero dell’Interno. Alcuni comuni (come il nostro) seguono questa prassi, mentre altri no. Qual è il modo corretto di procedere?
Quesito del 24 ottobre 2024
All’Ufficio è pervenuta una richiesta di copia integrale dell’atto di nascita di TIZIO (nato nel 1806), CAIO (nato nel 1900) e SEMPRONIO (nato nel 1906) da parte di una genealogista presso una Società di Genealogia. La richiesta è stata fatta ai sensi della legge 7.8.1990 n°241 art. 22, affermando che è necessaria per scopi di successione. È stato inviato un preavviso di diniego ex art. 10 bis, specificando che il rilascio degli estratti degli atti dello stato civile, ai sensi dell’articolo 107 del D.P.R. 396/2000, è consentito solo ai soggetti cui l’atto si riferisce, oppure su motivata istanza comprovante l'interesse personale e concreto del richiedente per la tutela di una situazione giuridicamente rilevante. Dall’istanza depositata non era evidente tale interesse, quindi è stato emesso un preavviso di rigetto. La genealogista ha risposto modificando l’oggetto della richiesta e ha chiesto di procedere con il rilascio di estratti senza indicazione di paternità e maternità. È possibile rilasciare tali estratti? Gli estratti di nascita privi di indicazione di paternità e maternità possono essere rilasciati a chiunque? Quali sono i presupposti per il rilascio?
Quesito del 11 ottobre 2024
Un neo cittadino italiano ha fornito l'estratto di nascita su modello plurilingue, ma durante la trascrizione si è notato che il sesso è erroneamente indicato come femminile, mentre il soggetto è un maschio, come risulta dai suoi documenti anagrafici e dalla pratica di immigrazione. Si presuppone che si tratti di un errore del collega tedesco. Si richiede chiarimento su come procedere: - Trascrivere l'atto con l'errore e informare il cittadino di procedere alla rettifica in tribunale ai sensi dell’art. 95 del DPR 396/2000, tenendo presente che nel frattempo si dovrebbero effettuare variazioni del sesso in anagrafe e rilasciare certificazioni di stato civile con il sesso femminile. - Rifiutare la trascrizione e richiedere un nuovo documento corretto? - Trascrivere e, successivamente, con un nuovo estratto corretto (sarà necessaria una copia integrale apostillata e tradotta), procedere alla correzione ai sensi dell’art. 98 del DPR 396/2000?
Quesito del 10 ottobre 2024
Una cittadina extracomunitaria appena arrivata in Italia ha partorito, ma il bambino non è stato registrato né al centro nascita né al comune di nascita. Dopo la scadenza di dieci giorni, la famiglia si è trasferita nel nostro comune, che è stato successivamente individuato come comune di accoglienza. Possiamo, a questo punto, registrare la nascita tardiva una volta che saranno pronti i documenti per la dichiarazione di residenza della famiglia presso la struttura di accoglienza? Si pone anche un ulteriore problema legato alla lingua: è necessario trovare un interprete che conosca l'arabo?
Quesito del 13 agosto 2024
A questo Ente è stato richiesto di trascrivere un atto di nascita di un minore, però, si sottolinea che solo il padre è nostro residente, la madre invece risiede all’estero. Si deve procedere ugualmente con la trascrizione? Inoltre, il minore deve essere iscritto all’anagrafe con il padre? Infine, il padre deve presentare la dichiarazione di residenza oppure non servirebbe?
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